La storia è conosciuta. Maria è creatura umana con tutte le caratteristiche delle umane creature; ha gioito e pianto e ha custodito nel suo cuore tutte le cose che non capiva e che meditava; è stata sempre vicina al suo figlio e ha sofferto tutti i dolori che ha sofferto il suo figlio. Come Madre amorevole l’ha stretto al suo cuore quando è nato e come Madre amorevole l’ha stretto al suo cuore quando è morto.
O dolce Madre ora stringi al gioioso tuo cuore
il bimbo annunciato, dono di tanta devozione!
E il tuo sguardo materno a dare difesa,
immancabile natura del tuo materno amore,
all’udir che, come segno di contraddizione,
avrebbe dato la vita per una vita incompresa.
Eccoti Madre a seguire i passi del tuo figlio
in tutti i momenti di quell’esistenza:
con tenerezza a rialzarlo dalle sue cadute,
a serbare nel cuore ogni scompiglio;
e con volontà suadente la tua influenza
a perorare l’addivenir di cose già sapute.
Madre, ora è l’angoscia in te imperante
per quel figlio non capito e insultato e cacciato,
ché parole di verità, di vittoria sulla morte
non fanno presa sul quel popolo esaltante
dell’ego, delle sue passioni, di quello che è scontato
perché l’amore e l’altro stanno fuori dalle porte!
O Madre, che l’anima tua spada avrebbe trafitto
tu sapevi e mai è venuto meno il tuo fervore
come sapevi che si sarebbe spenta la sua voce.
Tutto è compiuto e anche l’uomo ha il suo delitto!
O dolce Madre ora stringi al tuo sanguinante cuore
il figlio tuo ancor bellissimo deposto dalla croce.
