Freddo…neve…vento. Vento d’inverno. E’ passata mezzanotte (i bambini dormono) e allora voglio postare una poesia un po’ più hard…pensata proprio in una giornata di freddo vento, vento che ulula…
Gli ululati del vento d’inverno
si confondono alle grida di piacere
che non provengono dal lascivo inferno
ma dalla sua bocca pronta per godere.
La schiena s’inarca ai colpi poderosi
che frantumano ogni residua inibizione.
Quei corpi uniti vivono in simbiosi
i momenti di un amore senza convenzione.
Ora sono le mani a cercare con vogliosa frenesia
le intimità impazienti che aspettano carezza;
umori di sapore acre inebriano, eccitando alla follia,
poi lo sfinimento si concilia con l’ebbrezza.
E continua il vento a sussurrare dolci note acute
che ora nel silenzio sono cornice ideale;
bocche voraci dopo l’amplesso restano mute,
le menti aleggiano in un mondo ancora irreale.
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