Comunicazione, partecipazione, scambio di idee, di sensazioni, di sentimenti, di impressioni, di esperienze, ma anche questa forma di espressione è in crisi; ma che cosa si salva oggi? Possibile che siamo così incontentabili che non ci basta più niente? Eppure parlare di rapporti umani sembra essere l’obiettivo di tutto, però lo comunicazione, a cominciare proprio dalla coppia, sembra essere una qualità rara…
E’ quel silenzio assordante nel suo dire nulla
che per me è un dramma, un gravissimo insulto
e significa solo il peggio di un accadere occulto;
ed io vorrei, invece, una parola che non sia fasulla.
Ma ho solo il silenzio che mi riempie tutto intorno
e cerco di dargli un significato: volontà negate,
attesa banale, strategie, tattiche raffinate …
Dubbi mi assalgono ogni momento del giorno.
E’ il mio alibi. Il silenzio è tutto uguale;
aspetto parole che da lei non sento.
Odo lo sfrecciare delle auto, il sibilo del vento,
il pianto di un bambino, il frinire di cicale.
E me ne sto lì, nel silenzio, occhi chiusi, a guardare …
Quello che ascolto tra le sue righe può essere esaudito?
Forse è un’idea irrazionale … comunque un invito:
dire una parola e quel silenzio può ancora parlare.
2 risposte a Le parole del silenzio