E’ bello camminare sotto la neve. Camminare sotto la neve soffice che cade dal cielo, che ti accarezza ma non ti bagna, scivola semplicemente via. Tutto intorno ogni rumore è ovattato, pace e tranquillatà dentro; affiorano ricordi passati, amici, cene, danze sfrenate, incontri, passioni, ma anche le inquietudini di un amore sofferto, di un amore senza speranza, di un amore che rimarrà sogno.
E giorno nuovo è venuto ancora.
Come la neve caduta a fiocchi
ha dato vita a spettacolo silente ed inusitato
della città eterna, dormiente … oh antica signora …
così nella mente mia i tuoi occhi
sanno di nuovo, di fresco … di diverso dal passato.
E quella neve, complice d’irruente pensiero,
a deificare il nome tuo come unica musa,
concreta certezza di onirica realtà …
Contro la ragione, a percorrere il sentiero
per districare la verità confusa …
ad appagare quel che resta d’insensata vanità.
Romantica neve, anche tu ingannatrice:
più nulla rimane del nome a me caro!
Sgomento, paura, che a dir non mi vergogno,
di sprecare il ricordo di quel giorno felice
come in tempesta il chiarore di un faro;
non ti perderò: rimani nel tempo, rimani mio sogno.