Anno nuovo, speranza di un nuovo anno migliore di quello passato: per tutti, soprattutto per coloro che soffrono, che sono malati, che rischiano di diventare poveri e per quelli che già lo sono, per quanti non vogliono vedere le cose storte, ruberie, deliquenti che se la godono, per quanti hanno sete di giustizia, per quelli che hanno subito torti, per i più deboli…per coloro che si sono stancati di sentire le stupidaggini dette dai politici che mai si metteranno nei panni di tutti quelli che ho citato…altrimenti le cose andrebbero meglio!
Arriva il nuovo anno, tempo di speranza si avvicina;
orizzonti si aprono alla mente per vederli concreti.
Aggiustare crepe sui muri e nel cuore; via le reti
che imbrigliano il sorriso di bambina!
E allora spugna cancelli chi con nefando gioco
ha finora soggiogato l’altrui dignità;
e come diceva il cantore già secoli fa:
“arderei ‘l mondo si solo fossi foco!”
Non il mondo vorrei veder bruciare.
Ma quello che all’indifeso ruba, che di denar si tratti
o d’intelletto, sì da relegarlo senza speranza ai matti,
quello si, tra pene d’inferno vorrei veder gridare!
E non finisce qui, che tutti color che si arman la mano
e, con disprezzo della vita altrui, a giocar la guerra
privan dell’anima gli esseri più belli della terra,
a vederli affogar, li lascerei chiedere aiuto invano!
E a chi della prepotenza fa regola di vita
tal da render quella dei più deboli assai mesta,
allora si che con gran piacere gli mozzerei la testa…
e da chi avrò condanna per averla fatta finita?
Ancora e ancora a lungo si potrebbe far menzione
a che il nuovo anno esaudisca di tutti i desideri;
che quel che conta, poi, è che almeno più di ieri
l’uomo normale abbia un po’ più di soddisfazione.
