Esistono anche loro. E’ tutto un altro mondo. Sono i bambini diversamnete abili che devono fare i conti con una realtà che spesso è molto dura per loro che neanche ne comprendono il perchè. Si trovano nella condizione di essere meno autonomi, si trovano in svantaggio nel partecipare alle attività della vita quotidiana, spesso soffrono anche fisicamente; hanno bisogno di aiuto e tutti possono fare qualche cosa per loro, per aiutarli a vivere nella speranza.
Sono loro la felicità della vita:
i bambini con le loro corse e le risate,
sorrisi, abbracci e le ore giocate
da togliere il fiato…ma che gioia infinita.
Poi ci sono loro, i bambini disabili.
Li vedo ad un centro di riabilitazione
dove porto mia moglie. Quanta disperazione!
Il cuore piange a vedere corpicini così labili.
Mamme e papà che sono il ritratto dei santi;
amorevoli per strappare ai loro figli una risata,
bimbi con grossi problemi, una vita segnata.
Mamme e papà che ridono per soffocare i pianti.
Bambini costretti su una sedia a rotelle;
poi quelli che vivono nel loro mondo,
chi non ha mai giocato a fare il girotondo
e chi si muove sbilenco con piccole stampelle.
Il cuore è stretto dentro una tenaglia.
E scopriamo che i nostri problemi non sono tali.
La sofferenza di quei bimbi non ha rivali;
ogni giorno che nasce per loro è una battaglia.
Non dimentichiamoci che vivono anche loro.
Basta una parola affettuosa incontrandoli per strada
e come il fiore si rallegra di essere bagnato da rugiada
così un sorriso per i bimbi disabili vale più dell’oro.
