E’ un tema ricorrente quello della fuga dalla realtà e potrebbe essere scambiato per egoismo, ovvero pensare solo a se stessi; ma pensandoci meglio, si potrebbe anche dire che l’uomo, purtroppo, spesso si trova in situazioni di crisi che gli danno motivo di “tentare la fuga” dalla realtà quotidiana ed ecco che l’immaginazione, il sogno, l’assurdità possono creare un mondo dove rifugiarsi, dove trovare quello che vogliamo sentire, quello che vogliamo vivere.
E va di città in città,
a raccontar favole;
di piazza in piazza
parla d’amore e libertà
col cuore tra le nuvole
e qualche storia pazza
che fa sognare la gente,
fa scordare in un minuto
le ansie di ogni giorno.
Il racconto è struggente!
Ad ascoltare ognuno è muto,
gran silenzio tutt’intorno:
parla il cantastorie.
Storie antiche o attuali,
immaginarie oppure vere,
mille arti amatorie,
pozioni stregate, rituali
e magiche atmosfere…
In tutti c’è il bisogno
di essere eroi per un momento
e fuggire dalla monotonia;
chiudere gli occhi e il sogno
di esser sospinti dal vento
e non divorati dall’agonia
di un giorno come tanti,
che non ti da futuro,
che ha cancellato l’amore.
Ma oggi siamo eroi, siamo amanti,
fino al racconto venturo
di quel fantasioso cantore.