Stazione Termini

Chi non conosce la Stazione Termini? E quante realtà si incrociano tra un proliferarsi di persone che hanno poco in comune; alcune di queste realtà sono tristi ma pare proprio che nessuno posa farci niente!

Stazione Termini. Lì per tutto il giorno è un gran vedere:

pendolari che salgono sul treno con l’affanno,

gente bene che, per distrarsi, va in gita di piacere,

e chi ritorna al paese dopo più di un anno.

 

Stranieri con gli occhi pieni di meraviglia,

foto, sorrisi, felici di essere a Roma: che grande emozione!

E poi, tenendosi per mano per non perdersi, una famiglia

che cammina a passo svelto per fuggire da tanta confusione.

 

Sale d’aspetto gremite di avventori e di chi va in viaggio;

in quella di prima classe…contegno, ci si muove piano,

silenzio: parla la lettura! Invece, con più coraggio,

in quella di seconda, chi, tolte le scarpe, dorme sul divano!

 

Gran rumore di ferraglie, di vagoni, c’è anche la ristorazione.

La gente frettolosa è alla ricerca del posto migliore.

Tutto è pronto: luce verde, si parte al fischio del capostazione.

Saluti dal finestrino ma chi resta fa una smorfia di dolore.

 

Stazione Termini. Ma c’è anche un’altra realtà di casi amari;

laggiù, al buio come fantasmi, abbandonati e lerci ecco i vagoni,

ecco le case di chi, senza speranza, vive e muore tra i binari,

degli emarginati, esclusi dalla società; ecco le case dei barboni.

 

 

treno barboni 2.jpg

 

Stazione Terminiultima modifica: 2012-10-02T14:53:00+02:00da giannir51
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